Auditorium, teatro zoppo

15 OTTOBRE 12 / L´Unione Sarda

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SASSARI. Problemi acustici e di visibilità: inutilizzabile per molte opere

È costato quaranta milioni ma è pieno di pecche


Maestoso e appariscente, ma anche velleitario e pieno di difetti incomprensibili per un´opera costata 40 milioni di euro e trent´anni di progetto e realizzazione. Un paio di esempi. Il palco è meno profondo del Teatro Verdi; dei 1.421 posti a sedere, quasi 200 hanno una visione parziale. Il Nuovo Teatro Comunale ha ricevuto un voto mediocre dagli spettatori dopo la prova sul campo di questo fine settimana: l´opera lirica "Romeo et Juliette".
GIGANTE D´ARGILLA Già troppo si è parlato della grandiosità del foyer, della elegante commistione di marmo, vetro, acciaio, legno e velluto della struttura progettata dall´architetto Elia Lubiani. Ma quando l´estetica prevale sulla funzionalità vuol dire che non è stato consultato chi avrebbe dovuto lavorarci: gli operatori della lirica e della sinfonica soprattutto. Ha poco senso creare una sala grandiosa di 750 metri quadri con platea, galleria e loggione se poi il tecnologico palco risulta quasi due metri più corto di quello del Teatro Verdi. Insufficiente per le opere come "Aida", ma anche alcuni allestimenti vanno modificati: così per il "Nabucco" co-produzione col Teatro Lirico di Cagliari in programma a dicembre. È inutile prevedere 1.421 posti se poi le prime due file di galleria e loggione sono inutilizzabili perché la ringhiera disturba la visuale, mentre in platea alcune poltroncine laterali e le ultime due file sono chiuse dalla inclinazione della galleria. L´opera di Gounod è stata cantata in francese: da quei posti non si leggevano i sopra titoli dello schermo sulla cornice del palco.
TRAPPOLE Si è esagerato con le scale: va bene l´ingresso nel foyer (i disabili accedono da una rampa sul lato sinistro) ma poi bisogna fare altre scale per entrare in sala e ancora scale per scendere verso le poltrone. E qui attenti alla trappola: si alternano un gradino corto e uno lungo, con disagio dello spettatore, tanto maggiore al buio, perché i led azzurri di segnalazione danno più fastidio a chi sta sul palco che beneficio al pubblico.
L´acustica è disomogenea. Tanto limpida in galleria e loggione, quanto ovattata nella parte di platea compressa dal soffitto che regge la galleria. Colpa della buca dell´orchestra troppo infossata: occulta il direttore d´orchestra, ma soprattutto con la complicità della balaustra in legno indirizza il suono verso l´alto.
E poi ci sono i costi di gestione elevati: quasi un milione l´anno. Un esempio: per la struttura di Cappuccini servono 18 persone tra capo maschera e personale; al Teatro Verdi erano sufficienti una dozzina. Costi ammortizzabili solo con almeno un centinaio di spettacoli l´anno. E poi occorre anche riempirlo il Nuovo Teatro e mica è facile in tempo di crisi. Ma non si può fare il sold out perché in alcune file la visuale è parziale.
Giampiero Marras

L'opera

Roméo et Juliette

Roméo et Juliette

Il Romeo et Juliette del 2012 è passato alla storia dell'Ente Concerti De Carolis e di Sassari: il 12 ottobre 2012 è stata, infatti, la prima opera ad essere proposta al pubblico...

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