"Alla scoperta dell'Opera", il format con cui l'Ente de Carolis presenta gli allestimenti che si avvicendano all'interno della Stagione lirica, si conferma un evento atteso e amatissimo dal pubblico.
Tutto esaurito nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna per l'happening musicale dedicato questa volta al "Werther" di Massenet che andrà in scena il 29 novembre (20,30) e 1 dicembre (16,30) al Comunale di Sassari grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna.
Un pubblico partecipe e sempre più numeroso, ha potuto scoprire direttamente dalle parole dei protagonisti la trama, gli aneddoti, le curiosità storiche, di un titolo che rappresenta un fondamentale tassello della letteratura operistica internazionale. A condurre la serata è stato il direttore del de Carolis Alberto Gazale.
"Come sapete per le presentazioni delle opere solitamente usciamo dal teatro - dice Gazale - per darvi appuntamento in luoghi simbolo dell'arte e della cultura cittadina. E importante per noi oggi essere dunque qui in uno spazio che rappresenta perfettamente questi valori: la sede della Fondazione di Sardegna che promuove e sostiene iniziative di arte, cultura, ricerca, innovazione, educazione e volontariato nell'isola, tra queste iniziative c'è anche la stagione lirico-sinfonica del de Carolis."
La serata è entrata subito nel vivo con l'appassionato intervento del direttore Daniel Agiman, che dirigerà l'Orchestra del de Carolis ormai di casa al Teatro di Sassari. Massenet è stato tra i compositori d'opera dell'Ottocento di maggior successo - dice Agiman - ha avuto più successo di Verdi per capirci, eppure purtroppo è raro vedere le sue opere oggi nei teatri. Vi invito dunque a cogliere l'occasione di gustare "Werther" lavoro che rappresenta pienamente l'arte raffinata ed originale di Massenet, autore di melodie che arrivano e catturano l'anima, strutturate in moduli, un mosaico di note che arrivano all'ascoltatore come una sorta di "abbraccio sonoro" dal fascino fisico, immediato.
Un interessante affondo storico è arrivato invece dal presidente del de Carolis Antonello Mattone: l'opera di Massenet si basa su "I dolori de giovane Werther" di Goethe romanzo epistolare composto secondo i modelli narrativi del secondo Settecento che fu un best seller del tempo, uno di quei libri che hanno lasciato una profonda traccia non solo nella storia della letteratura.
E' stato dunque il regista Stefano Vizioli a fornire numerosi dettagli sulla ripresa di questo allestimento di successo del Teatro Sociale di Como/Aslico in coproduzione con i Teatri di OperaLombardia. Il mio lavoro di costruzione dei personaggi - dice Vizioli - si è aggrappato a Goethe con le unghie e con i denti. Questa produzione è nata in tempi di pandemia, i cantanti non si potevano toccare, baciare eppure dovevamo trasmettere al pubblico emozioni. Abbiamo raccolto la sfida e la necessità ha stimolato idee per raccontare al meglio quest'opera sull'incomunicabilità. Con lo scenografo Emanuele Sinisi abbiamo poi immaginato un grande foglio bianco accartocciato in alto da una mano nervosa, come fosse una delle lettere cestinate di Werther. A dare ulteriore carattere allallestimento il lavoro del gruppo Imaginarium con immagini evocative in movimento, il disegno Luci di Vincenzo Raponi e i costumi depoca evocati da Annamaria Heinreich.
Ma negli incontri di presentazione del de Carolis non manca mai la chicca musicale. In questi giorni sta facendo le prove con noi -dice Gazale- un magnifico tenore: Valerio Borgioni ve lo presento ma presto lo conoscerete meglio perché sarà Rodolfo nella Bohème che faremo a dicembre.
Questo Werther che approda ora a Sassari è nato proprio con Borgioni come protagonista, nella prima rappresentazione diretta da Vizioli. E arrivata così in dono per il pubblico una struggente ed emozionante interpretazione di Borgioni della nota aria del Werther "Pourquoi me réveiller" accolta da un lunghissimo applauso. Ad intervenire alla serata sono stati anche il maestro del Coro Voci bianche del de Carolis Salvatore Rizzu e il Violino di spalla e responsabile musicale dell'Orchestra del de Carolis Michelangelo Lentini.
Nel corso dell'incontro a cui era presente tutto il cast, Francesco Demuro arriverà in città nei prossimi giorni, sono stati numerosi gli interventi degli artisti in cartellone. Tra questi Egle Wyss apprezzato e noto mezzosoprano al suo debutto nel ruolo di Charlotte, il baritono Andrea Porta (Le Bailli) già applaudito nel ruolo di Sagrestano nella recente Tosca e il soprano cagliaritano Ilaria Vanacore nel ruolo di Sophie. Tra i graditi ritorni anche il baritono Domenico Balzani (Albert) - applaudito Figaro nell'allestimento del Barbiere di Siviglia del 2023 e docente del conservatorio Canepa: Vorrei sottolineare - dice-Balzani -come in questa bellissima produzione accanto ad importanti artisti il de Carolis abbia voluto inserire nel cast anche giovani talenti provenienti dai Conservatori di Sassari e Brescia un segnale importante di interazione tra le istituzioni che offre concreto supporto ai tanti giovani studenti dei conservatori italiani.
A salire sul palco a chiusura di serata sono state quindi le giovani promesse: Nicolas Resinelli (Schmidt), Michael Zeni (Jahann), Simone Casu (Bühlmann) Aurora Carta(Katchen).
Info e prevendita www.marialisadecarolis.it - 079.290881
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