UN’ ANTEPRIMA DI GRANDE FASCINO SCALDA I MOTORI DELLA STAGIONE 2025 DE CAROLIS
Applausi scroscianti per il concerto cameristico che ha avuto come protagonista: Roberto Cappello
Un’anteprima cameristica di grande fascino tra musica e racconto ha scaldato i motori del teatro Comunale ieri sera, in attesa della stagione lirico-sinfonica 2025 del de Carolis, realizzata grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna. La serata accolta con lunghi applausi dal pubblico ha avuto come protagonista il maestro Roberto Cappello tra i maggiori pianisti dell’attuale scena musicale internazionale. Il concerto è stato pensato per rievocare uno dei momenti più significativi della storia dell'Ente de Carolis:
Il concerto sassarese di Arturo Benedetti Michelangeli considerato uno dei più grandi interpreti del pianoforte del ventesimo secolo. Ma prima dell’immersione nella musica ad introdurre la serata è stata una minuziosa ricostruzione storica di Cosimo Filigheddu che ha svelato al pubblico alcuni interessanti aneddoti sull’evento diventato un frammento fondamentale della storia musicale della città. Michelangeli era una vera star dell’epoca, amato e anche un po' temuto per il suo carattere irascibile e la meticolosità nella preparazione dei concerti. Nell’organizzare le sue tournée nelle più importanti sale da concerto del mondo aveva delle regole ferree e delle richieste precise che esigeva fossero eseguite prima di firmare un contratto, tra queste quella di suonare un pianoforte gran coda della ditta Petrof. “All’epoca l’Ente non possedeva un pianoforte gran coda e non aveva di certo i fondi per acquistare uno strumento così costoso – spiega Filigheddu - Ad organizzare l’evento e riuscire a concretizzare l’esibizione di Michelangeli fu il presidente del de Carolis Francesco Pilo, marito di Marialisa de Carolis fondatrice dell’Ente. Pilo per garantire alla città il concerto di Michelangeli, con gesto filantropico, acquisto così personalmente il Petrof pagandolo 40 milioni di lire. Solo in un secondo momento il de Carolis acquistò da Pilo lo strumento che è ancora di proprietà dell’Ente e che è ritornato sul palco in questa serata - ricordo a lui dedicata, simbolo quella volontà di investire nel valore della cultura che da sempre anima il de Carolis. Il 25 maggio del 1965 nella sala del Cinema 4 Colonne Benedetti Michelangeli suonò così per il pubblico sassarese il suo repertorio celebrato e applaudito nei teatri di tutto il mondo, incentrato su musiche di Beethoven, Bach - Busoni, Chopin e Debussy. Sullo stesso pianoforte il maestro Roberto Cappello ha incantato ieri sera il pubblico del Comunale con la sua .esibizione incentrata su musiche di Fryderyk Chopin. Sullo storico Petrof sono state eseguite sei raffinate mazurche. Cappello ha poi proseguito il concerto su uno Steinway & Sons eseguendo la sonata op.35, 8 valzer e Polacca “eroica” op 53 sempre di Chopin. Cappello richiamato in sala dagli applausi del pubblico ha infine concesso un acclamato bis: studio op.25 n.1 in la bemolle maggiore di Chopin.
Il 15 aprile alle 20,30, il Teatro Comunale ospiterà un secondo progetto artistico che sceglie il pianoforte come strumento protagonista di una storia densa di fascino e mistero. La performance “Quel che resta del genio” è ideata e curata dal pianista Francesco Nicolosi in collaborazione con il giornalista Stefano Valanzuolo. Il concerto sarà preceduto da un’ introduzione storica di Antonello Mattone.
Foto di Elisa Casula
Roberto Cappello (pianoforte). Introduzione storica di Cosimo Filigheddu. Musiche di Fryderyk Chopin. Un concerto dedicato al pianoforte gran coda "Petrof" acquistato nel 1965 dall´Ente de Carolis...
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