La scandalosa Salome incanta i sassaresi

8 NOVEMBRE 25

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Teatro gremito e lunghi applausi per la prima del capolavoro di Strauss

Teatro Comunale gremito per la prima dell´opera Salome di Richard Strauss, secondo appuntamento della stagione lirico-sinfonica autunnale dell´Ente de Carolis, realizzata con il sostegno del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna. Capolavoro del novecento tedesco, Salome che sin dalla sua prima presentazione a Dresda nel 1905 suscitò nel pubblico grande attrazione, diventando una delle opera più rappresentate al mondo, arriva per la prima volta a Sassari.

Applausi alla prima di Salome /2025), foto: Elisa Casula

Il successo di Salome ora come allora è da attribuire non solo alla grandiosa musica scritta da Strauss ma anche al grande fascino che da sempre suscitano nel pubblico le storie di passione e sangue. La tragedia in un atto unico del drammaturgo irlandese Oscar Wilde fu scritta in lingua francese appositamente per l'attrice Sarah Bernhardt che però rifiutò poi di interpretare il personaggio a causa dello scandalo che aveva travolto l´opera. Ma perché tanto scandalo? La vicenda è ispirata alla figura di Salomè figlia di Erodiade ed alla sua storia, riportata nei Vangeli di Marco e Matteo. Per compiacere Salome Erode, affascinato dalla sensualità della ragazza, sua figliastra, ordina la decapitazione di Jochanaan (Giovanni Battista). Ma Wilde nella sua opera amplifica la potenza della storia inserendo un elemento aggiuntivo: Salome dopo aver sedotto il patrigno con la sensuale danza dei sette veli chiede come dono la testa di Giovanni, non tanto istigata dalla madre, come vorrebbe la tradizione ma per soddisfare la sua personale libidine. La ragazza invaghita del profeta, che però l´ha rifiutata, lo desidera infatti ardentemente. Avendo la sua testa su un vassoio, Salome potrà finalmente baciare la bocca di Jochanaan in un misto come diremmo oggi di perversione sessuale, vendetta e necrofilia.
Con una trama così scabrosa nonostante il successo clamoroso ottenuto dall´opera nella sua prima rappresentazione la scandalosa Salome viene allontanata dai teatri sia dalla censura nazista in Germania e da quella puritana in ambiente anglosassone.

Sono passati 120 anni dalla prima rappresentazione eppure ancora oggi Salome suscita spesso polemiche e riempie i teatri. A Sassari Il de Carolis ha sconsigliato la visione dello spettacolo ad un pubblico minorenne. “Il senso di responsabilità non è un accessorio – ha dichiarato il direttore artistico dell´Ente Alberto Gazale - è la base di ogni educazione possibile. Non imporre paure, ma offrire criteri. Non permettere tutto, ma aiutare a capire cosa vale, davvero. Perché l´arte, se è libera, è anche forte. E la forza, se è grande, non ha bisogno di travolgere i più fragili per essere autentica. Compito dell´arte è far riflettere. Come riflettere? dipende dall´intelligenza di ognuno. Tra superficialità e consapevolezza, l´Ente de Carolis sceglie la seconda. Non per limitarci. Ma per educare davvero”.

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Ma oltre la trama il nucleo della potenza espressiva, catalizzante di Salome risiede proprio nella dirompente modernità della scrittura musicale di Strauss che disegna ogni dettaglio, coglie ogni sfumatura e scava nel profondo della vicenda esplorando le profondità dell´animo umano.
I lunghi applausi che arrivano al termine della prima sassarese (un viaggio ininterrotto di un´ora e 40 nella grande musica e nel teatro) suggeriscono che il pubblico del Comunale ha apprezzato Il lavoro realizzato dal direttore Federico Santi. Il maestro è riuscito a gestire quest´opera mastodontica con competenza e sensibilità, gestendo la mutevole dinamica dei ritmi, il fluire rapido dei motivi tra le parti, il serrato contrappunto della musica di Strauss. In questo scrupoloso lavoro Santi ha potuto contare su un´Orchestra del de Carolis sempre più coesa e di grande affidabilità esecutiva.

A collocare la vicenda su uno sfondo asettico, metallico, pensato più per fare da contenitore all´immutabile mondo degli istinti, delle passioni, dei vizi e delle paure dell´umanità, che ad un epoca storica definita è la sorprendente regia di Hugo de Ana che cura anche le efficaci scene e i costumi. L´artista argentino decano dell´olimpo registico introduce il pubblico in una narrazione densa di stimoli forti, pensata per sollecitare emozioni, reazioni, delineando con meticolosità pittorica i personaggi, dall´animo complesso e contorto, del dramma.

Anastasia Boldyreva (Salome), foto: Elisa CasulaNucleo della vicenda la celeberrima “danza dei 7 veli” diventa nella regia di de Ana un sabba tribale, un rito sessuale propiziatorio che trascina emotivamente gli spettatori sul palco insieme alla protagonista Salome (Anastasia Boldyreva) e un cast di mimi danzatori sapientemente preparato dal coreografo Michele Cosentino.
Il pubblico resta inchiodato alle poltrone sino al noto epilogo del trasgressivo bacio alla testa mozzata di Giovanni Battista per poi esplodere in un caloroso applauso.

Anastasia Boldyreva conquista ancora il pubblico sassarese che già l'aveva applaudita per il ruolo Abigaille nel Nabucco e nel 2025 nel ruolo di Anna in Giselle Around Le villi.

Anastasia Boldyreva (Salome), foto: Elisa Casula

Il soprano riesce, sia nell´interpretazione vocale che attoriale, ad entrare nelle trame di un personaggio ambiguo e particolarmente impegnativo. Ottima anche la prova del resto del cast, che ha raccolto prolungati applausi nel finale, formato da interpreti perfettamente centrati nei rispettivi ruoli: Ewandro Stenzowski, Annamaria Chiuri, Roman Ialcic, Vincenzo Spinelli, Elisa Fortunati, Michael Zeni, Alessandro Abis, Davide Procaccini, Mauro Secci, Nicolas Resinelli, Francesco Napoleoni, Andrea Schifaudo, Paolo Masala. Assistenti regia: Siria Colella - Gianpaolo Salis, Assistente scene Nathalie Deana, Assistente costumi Cristina Aceti, Light designer Valerio Alfieri. Si replica domenica alle 16,30.

L'opera

Salome

Salome

Dramma musicale in un atto tratto dell'omonimo dramma in francese di Oscar Wilde.

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