A Sassari Il barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello

27 OTTOBRE 10

Facebook Twitter Posta elettronica WhatsApp Telegram
In programma al Teatro Verdi sabato 30 e domenica 31 ottobre

Si aprirà sabato 30 ottobre il sipario per la seconda produzione prevista nel cartellone della stagione lirica 2010 dell´Ente concerti di Sassari. Sul palco del Teatro Verdi sarà portata in scena l´opera di Giovanni Paisiello Il barbiere di Siviglia ovvero La precauzione inutile che andrà poi in replica domenica 31 ottobre.

Si tratta di una novità assoluta per Sassari e vedrà la regia di Marco Carniti che nel 2007 a Sassari firmò la regia del Werther e, l´anno prima, quella di Der Schauspieldirektor.

L´opera sarà presentata giovedì 28 ottobre, alle ore 17, nella sala concerti del Teatro di Via Politeama. All´incontro interverranno il direttore artistico dell´Ente Concerti, Marco Spada, il musicologo Mauro Mariani, il regista Marco Carniti e il direttore d´orchestra Maurizio Zanini.

La tavola rotonda è aperta al pubblico e rappresenta un´occasione, per gli appassionati della musica lirica, per i giovani, gli studenti delle scuole superiori e universitari, di vivere e conoscere da vicino i grandi capolavori della musica lirica.

Costituisce inoltre occasione per un primo confronto, anche filologico, con la terza opera in programma, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (17, 19, 21 e 23 novembre) che per la regia porterà sempre la firma di Marco Carniti.

Le due produzioni sono caratterizzate da un allestimento completamente nuovo e originale, molto vicino alla prosa, e che denota come l´Ente concerti di Sassari si muova nella direzione di offrire al proprio pubblico significative novità in grado di rinnovare l´interesse dello spettatore.

Entrambe infatti si basano sulla commedia omonima di Pierre Augustin Caron de Beaumarchais. Per quella musicata da Giovanni Paisiello, e andata in scena per la prima volta il 15 settembre 1782 al Teatro dell´Ermitage di San Pietroburgo, il libretto è attribuito ad un anonimo librettista. Per quella musicata da Gioachino Rossini, e rappresentata per la prima volta il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma, il libretto venne scritto da Cesare Sterbini.

L´opera di Paisiello ebbe un grande successo nell´Europa dell´ultimo scorcio del Settecento. Alla sua ´prima´ fu interpretata da un cast di tutto rispetto: per la parte di Almaviva era stato scritturato Guglielmo Jermolli. A Vienna andò in scena in due lingue e in cinque teatri diversi, venne parodiata e tradotta, quindi ridotta in tre atti da Giambattista Lorenzi per Napoli nel 1787 e per l´occasione Paisiello scrisse anche nuovi pezzi. L´opera accrebbe la già considerevole popolarità del compositore.
Il Barbiere di Siviglia di Rossini però finì per oscurare l´opera di Paisiello relegandola per anni in un lungo oblio. Negli ultimi anni del Novecento è stata recuperata in parte e ha avuto più di una esecuzione in diversi teatri italiani ed europei.

Il barbiere di Siviglia ovvero La precauzione inutile vede il ritorno a Sassari di Gabriella Costa che lo scorso anno ha ottenuto un successo personale nella Cecchina o La buona figliola di Niccolò Piccinni per la regia di Francesco Bellotto. Sul palco anche il giovane Matteo Ferrara (Bartolo) che calca le scene del Teatro di Via Politeama da diversi anni: nel 2008 fu Schaunard nella Bohème e un divertente Pacuvio nella Pietra del Paragone, nel 2007 fu Le gerdarme ne Les mamelles de Tirésias di Francis Poulenc quindi Johann nel Werther.
Il ruolo di Figaro sarà del baritono Leonardo Galeazzi che per la prima volta canterà al Teatro Verdi di Sassari. Apprezzato come interprete belcantista e brillante nelle recenti e importanti produzioni de L´Elisir d´amore al Teatro Verdi di Trieste, Lucia di Lammermoor e Werther a Reggio Calabria e Cosenza, de L´Elisir d´amore e La traviata al Festival Donizetti di Bergamo.

Il ruolo del Conte d´Almaviva invece sarà interpretato dal tenore Luca Canonici. Sui palchi della lirica da anni (a Sassari ha debuttato nella Boheme nel 1991 quindi è tornato con la Traviata nel 1993 e nel 2007 con Les mamelles de Tirésias) di recente alla ribalta dopo la sua partecipazione all´ultimo Festival di Sanremo, dove ha cantato con Pupo ed Emanuele Filiberto la canzone ´Italia amore mio´.

Con loro sul palco anche Romano Franceschetto (Don Basilio), Sabino Martemucci (giovinetto, Alcade), Gabriele Sagona (lo svegliato), Nicola Fenu (un notaro).

Le scene sono affidate a Nicolas Jérome Hunerwadel, architetto e scenografo svizzero, e a Francesco Scandale mentre le luci a Fabio Rossi.

I costumi invece vedono il ritorno di Luisella Pintus, responsabile della sartoria dell´Ente concerti, che nella Cenerentola dello scorso anno ottenne un vero e proprio successo personale.

In programma

Download

Notizie, eventi, recensioni, rassegna stampa e promozioni delle rappresentazioni.

Articoli