Il flauto magico di Lubek e Roussat: Tamino e la crescita dell´uomo

14 OTTOBRE 16

Facebook Twitter Posta elettronica WhatsApp Telegram
flautoUn messaggio universale dalla doppia lettura: la favola di un principe che salva l´amata o un percorso verso la saggezza. Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart (libretto di Emanuel Shikaneder) torna a Sassari nell´edizione originale in lingua tedesca dopo 16 anni, mantenendo intatta la freschezza del 1791, quando venne rappresentato per la prima volta al Theater auf der Wieden di Vienna. L´allestimento ´sassarese´ è firmato dei registi Julien Lubek e Cécile Roussat, che proprio con questo titolo, nel 2010, a Liegi, hanno avviato il loro percorso nella musica operistica.
È stato lo stesso Lubek a raccontare la sua idea dell´opera nella tavola rotonda di presentazione che martedì ha preceduto la ´prima´ di venerdì, quando il sipario si alzerà al Comunale per il debutto della Stagione 2016. Con lui, il vicepresidente dell´Ente Concerti ´Marialisa de Carolis´ Antonello Mattone, la giornalista e musicologa cagliaritana Elisa Sclocchis e il direttore artistico dell´Ente, Marco Spada.
´L´idea di partenza – ha spiegato Lubek – è che Tamino (impersonato da Merto Sungu) viva l´avventura del Flauto magico come un sogno, in cui realizza quale dovrà essere il suo percorso di crescita. Le vicende, i personaggi, gli amici e i nemici del giovane principe nascono nel suo mondo, dalla camera da letto alla libreria, dai quadri alla sveglia sul suo comodino´. Il risultato è un racconto fiabesco, ricco di colori, di poesia, a tratti divertente ma anche sacrale, come d´altronde il percorso musicale dell´opera creata da Mozart. Sul palco si alternano ai cantanti mimi e acrobati, che non danno semplice sfoggio delle loro abilità ma sottolineano con le loro evoluzioni la difficoltà del percorso del giovane protagonista.
Una messa in scena che punta maggiormente sull´aspetto favolistico della storia, senza tralasciare le implicazioni e i molti richiami alla massoneria che il genio di Salisburgo inserì nella partitura. Dell´aspetto storico si è occupato il professor Mattone, inquadrando il tempo in cui venne scritta e le influenze che il pensiero massonico – in particolare nel deismo settecentesco, nell´uguaglianza davanti alla legge e nei principi illuministici – ebbero sullo stesso Mozart, regolarmente affiliato ai ´liberi muratori´. Tutta l´opera può essere letta come il percorso di un iniziato verso la Verità e la Saggezza, infine verso la Ragione e, ha spiegato Mattone, ´ci restituisce un´immagine dell´autore nettamente diversa da quella del film Amadeus: quella di un intellettuale, molto ben inserito nell´ambiente progressista del suo tempo´.
Dell´importanza della musica mozartiana – secondo Strauss l´unico elemento da salvare, a differenza del libretto – ha parlato Luisa Sclocchis, e in particolare della sua completezza, che richiama diversi linguaggi: dall´opera buffa (nelle parti affidate a Papageno) e di quella seria (per il giovane eroe Tamino, l´amata Pamina - Barbara Bargnesi - o la terribile Regina della notte, sulla scena Ekaterina Lekhina), fino alla musica sacra, ben caratterizzata nel mondo illuminato del gran sacerdote Sarastro (Manfred Hemm). Un´opera molto più complessa di quanto potrebbe apparire a un ascolto immediato, densa di significati che già all´epoca ne fecero la fortuna. Un capolavoro, come ha sottolineato Marco Spada, che pur nell´uguaglianza propugnata dagli ideali illuministi sa aiutarci a distinguere le differenze tra gli esseri umani e, in definitiva, insegna ad accettare sé stessi e gli altri, con i difetti e le virtù proprie di ognuno.
Anche per questo non deve stupire il finale che i registi hanno riservato allo Zauberflöte: tutti i personaggi che si ritrovano pacificamente intorno al letto dove il sogno di Tamino sta finendo, tutti con un pizzico delle loro caratteristiche umane, positive e negative, che ognuno di noi racchiude in sé.
In serata, il teatro ha ospitato come da tradizione l´Anteprima giovani. Quasi ottocento ragazzi di tutte le età hanno gremito il Teatro Comunale nella rappresentazione a loro dedicata, rispondendo con entusiasmo al lavoro dei registi francesi, dell´orchestra dell´Ente Concerti, diretta dal viennese Thomas Roesner e della Corale ´Canepa´ diretta da Luca Sirigu.

L'opera

Il flauto magico

Il flauto magico

Una fiaba avvolta dal misticismo: Il flauto magico di Mozart torna a Sassari a 16 anni di distanza dall'ultima rappresentazione, in un allestimento molto apprezzato dal pubblico e altamente...

Notizie, eventi, recensioni, rassegna stampa e promozioni delle rappresentazioni.

Articoli