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Si riparte sulle ali di Madama Butterfly
La Nuova Sardegna
1 GIUGNO 21 / La Nuova Sardegna
1
giu
21
SASSARI L'Ente Concerti "Marialisa de Carolis" scommette sul futuro e torna ad allestire il principale evento culturale della città di Sassari, la Stagione lirica, al Teatro Comunale dall'8 ottobre al 5 dicembre 2021. In attesa di conoscere le future disposizioni ministeriali sulla capienza dei teatri, l'Ente procede con coraggio, proponendo una Stagione dal taglio tradizionale che riaccolga e recuperi il pubblico forzatamente allontanatosi a causa della pandemia.Ad aprire la Stagione sarà uno dei titoli più amati di Giacomo Puccini, "Madama Butterfly", l'8 e 10 ottobre. La tragedia d'amore di Cio-Cio-San manca dal 2014 e a Sassari ha sempre riscosso un grande successo, tanto da risultare - dopo "Tosca" - il titolo pucciniano più rappresentato. La regia, in un nuovo allestimento originale, sarà affidata a Giulio Ciabatti (già a Sassari per "Tosca" e "Il barbiere di Siviglia" 2017 e "Suor Angelica" 2020), mentre a dirigere l'Orchestra dell'Ente è stato chiamato Francesco Ivan Ciampa, al Comunale nel 2017 per "Turandot".Soltanto per la seconda volta verrà rappresentata in città, il 29 e 31 ottobre, "Il turco in Italia" di Gioachino Rossini. L'opera venne messa in scena al Teatro Verdi nel 1983 diretta da Bruno Aprea, a quasi due secoli dalla prima assoluta alla Scala di Milano: una divertente commedia degli equivoci, come nella tradizione buffa rossiniana, oggi forse la meno conosciuta tra le composizioni del genio pesarese. L'allestimento proposto a Sassari sarà quello del Teatro Fraschini di Pavia e vede la regia di Alfonso Antoniozzi e la direzione di Attilio Tomasello.Il 12 e 14 novembre il palco del Comunale ospiterà un inedito dittico: "La serva padrona" di Giovanni Battista Pergolesi e "Il telefono" di Gian Carlo Menotti. La regia è di Jacopo Fo, in una coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi; l'orchestra sarà diretta da Alessandro Palumbo. "La serva padrona", intermezzo buffo, debuttò a Napoli nel 1733. Negli archivi dell'Ente Concerti appare soltanto una volta, esattamente 60 anni fa, nella Stagione 1961, diretta da Nino Bonavolontà (in un trittico che comprendeva anche "Il matrimonio segreto" di Domenico Cimarosa e "Medico suo malgrado" di Salvatore Allegra). "Il telefono", opera comica in un atto, fu rappresentata in città unicamente nel 1957 (quando venne abbinata al "Segreto di Susanna" di Ermanno Wolf-Ferrari e ad "Allamistakeo" di Giulio Viozzi). Arrivò a Sassari appena dieci anni dopo la sua prima assoluta a New York.La Stagione si chiuderà il 3 e il 5 dicembre con un grande classico: "La vedova allegra" di Franz Lehár. L'operetta in tre parti debuttò nel 1905 a Vienna, in lingua tedesca, in italiano nel 1907 al Teatro Dal Verme di Milano. A Sassari sarà rappresentata, in italiano, nella regia di Renato Bonajuto e Andrea Merli, con la direzione di Sergio Alapont, già in città per "Aida" nel 2015. Per tutte le produzioni sono previste due recite, il venerdì alle 20,30 e la domenica alle 16,30.Riapre la campagna abbonamenti. I rinnovi saranno possibili dal 7 giugno, i nuovi abbonamenti dal 1° luglio. Per i dettagli: 079232468 e 079237579.
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