La follia del nazismo portata in scena dai giovani sassaresi

27 OTTOBRE 17 / La Nuova Sardegna

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di Monica De Murtas

SASSARI Uno spettacolo fatto dai ragazzi per i ragazzi. La stagione lirica del De Carolis si veste di nuovo con la produzione originale "Brundibár", inserita nel "progetto scuole" e dedicata alle nuove generazioni ma anche portata in scena da una rappresentanza di giovanissimi artisti sassaresi. Scritta dal compositore ceco Hans Krása l'opera sarà portata in scena domani alle 20 al Teatro Comunale realizzando un risultato mai riuscito prima: mettere insieme l'Ente Concerti "De Carolis", l'Accademia di Belle Arti "Mario Sironi", il liceo Azuni e il Conservatorio di musica "Canepa". Quattro eccellenze della cultura cittadina che si incontrano grazie alla nuova direzione artistica di Stefano Garau e che finalmente dialogano tra loro per produrre cultura. L'opera è stata presentata nell'aula magna dell'Accademia di Belle Arti di Sassari, una location scelta per diffondere il più possibile la musica "colta" tra le giovani generazioni. Il progetto scenico di Brundibar è infatti della studentessa Eleonora Ticca ed è stato realizzato dai ragazzi dell'Accademia, guidati dai docenti Dario Gessati per le scene e da Luisella Pintus per i costumi. Le coreografie sono di Margherita Massidda, le luci di Tony Grandi. Protagonisti sul palco saranno i ragazzi del coro "Le note colorate" della Corale Rossini di Sassari, istruiti da Claudia Dolce. Grande spazio ai giovani anche in buca: l'orchestra sarà infatti quella del Liceo Musicale "Azuni" di Sassari, integrata da alcuni elementi del Conservatorio "Canepa", a dirigere sarà Andrea Solinas. Un giovane pubblico attento e partecipe ha ascoltato trama e storia dell'opera. Brundibár fu realizzata da Hans Krása per un concorso del governo nel 1938 e rappresentata nel 1943, in condizioni di emergenza, nella città-ghetto di Terezìn, nella Cecoslovacchia occupata dai nazisti, dove l'autore era stato confinato in attesa della deportazione ad Auschwitz. Il legame tra la favola rappresentata in scena (due bambini che aiutati da tre saggi animali sconfiggono il cattivo Brundibár) e l'oppressione nazista è evidente «Hans Krása - ricorda il regista Giovanni Scandella - morì ad Auschwitz. Impossibile approcciare quest'opera senza ricordare che è sì una favola, ma porta dentro di sé il macigno della morte e della distruzione del nazismo. Per inquadrare al meglio la vicenda ho pensato di aggiungere un nuovo personaggio, il Narratore, con lo scopo importante di introdurre e concludere una storia che ha come sfondo uno strano circo». Brundibár è un'operina breve ma dalla grande valenza musicale. «Nella partitura, varia e composita - dice il direttore d'orchestra Andrea Solinas - frasi melodiche classiche sono alternate ad elementi di jazz e ragtime. Anche l'organico orchestrale è insolito: ci sono due chitarre, una fisarmonica, una tromba, un clarinetto e un flauto perché nella rappresentazione di Terezìn l'autore dovette adattarsi ai pochi strumenti disponibili». Il successo della collaborazione tra istituzioni è già confermato dai primi risultati al botteghino: tra questa sera e domani negli spettacoli riservati alle scuole in programma alle 11 al Teatro Comunale, saranno 1.400 gli studenti all'opera.

L'opera

Brundibár

Brundibár

Brundibár (1942) è un'opera per bambini del compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, rappresentata prima a Praga e, in una versione modificata, dai...

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